giovedì 10 dicembre 2015

Voglio un cane !!!

Decidere di prendere un cane con se è una delle esperienze più appaganti che si possano fare nella vita.
Se poi in casa ci sono bambini, la convivenza con un cane diventa estremamente istruttiva per loro.
Imparano che i cani sono esseri viventi, che hanno dei bisogni, che provano emozioni e che sanno dare tanto affetto. Imparano che è possibile interagire con loro, ma attraverso un linguaggio diverso da quello umano.
Quindi per loro rimane poi facile capire che i cani, come tutti gli altri animali, hanno una loro individualità, una loro identità e una loro soggettività; in poche parole imparano a rispettare tutto ciò che è diverso da loro e ad avere estremo rispetto per la natura.

Fatta questa premessa occorre sottolineare quindi che il cane, non essendo un oggetto, ha dei bisogni fisici e mentali che deve soddisfare
quotidianamente e senza possibilità di rinvio.
Possiamo avere il giardino più bello del mondo, o la casa più grande e accogliente che esista, ma se non abbiamo il tempo necessario da dedicare al cane, forse è meglio rinunciare a prenderlo.
Inoltre il cane è un animale sociale, e come tale ha bisogno di far parte del nucleo familiare, trovando in esso un ruolo ben definito.

A tutto questo dobbiamo aggiungere che prendere un cane nella propria famiglia è anche un impegno economico non indifferente.

Quindi facciamo tutte le riflessioni necessarie.
E’ preferibile rinunciare piuttosto che provarci, prendendolo con se, per poi rendersi conto di non essere in grado di saperlo o poterlo gestire per vari motivi e riconsegnandolo quindi al mittente come se fosse un oggetto qualsiasi.

Se dopo tutte le dovute riflessioni siamo convinti, allora possiamo attivarci per la ricerca del cane giusto per noi, magari rivolgendoci ad un educatore cinofilo che saprà offrirci una buona consulenza sulla tipologia di cane adatto a noi e alla nostra famiglia e saprà seguirci nei giorni successivi all'adozione per educarlo nel modo migliore, affinché possa vivere serenamente la sua vita insieme a noi e al mondo che lo circonda.

GC

lunedì 30 novembre 2015

Woody - di Federico Baccomo




E' la storia di un cane, Woody, di razza basenji.
Un cane affezionatissimo alla sua padroncina, è cresciuto con lei.
Improvvisamente si ritrova in una situazione assurda, che non è la vita che aveva conosciuto fino a quel momento: dentro una gabbia, maltrattato.

L’autore, Federico Baccomo, dice “Era da un po' di tempo che pensavo a libri come Canto di Natale o Il Piccolo Principe, libri di dimensioni ridotte capaci di raccontare qualcosa di grande: ecco, Woody, questo cane così ingenuo, disarmato, immerso in un mondo troppo complicato, spesso ingiusto, mi sembra sia riuscito a portare con sé, a partire da quell'immagine dietro le sbarre, la storia che cercavo”.


E' la storia di una ingiustizia e della cattiveria insita nell'uomo.

E' un racconto che può essere letto tutto d'un fiato, che ti prende, ti scuote, ti fa ridere, piangere e arrabbiare …

Il tutto raccontato da direttamente da Woody.

GC

lunedì 23 novembre 2015

Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà



Ci sono vari modi, tanti stili, per raccontare una storia.
Ci sono storie lunghissime, ricchissime di eventi, di situazioni, di paesaggi.
Ci sono invece storie più brevi, ma non per questo meno interessanti, che hanno al loro interno tanta poesia e su ogni parola ci si potrebbe soffermare e riflettere per ore.
Questo è quello che mi è accaduto con l'ultimo libro di Luis Sepùlveda.

Protagonista è un cane, e lui racconta questa storia, dal suo punto di vista. Descrive come l'uomo, sempre alla ricerca di ricchezza, perda di vista ciò che sta alla base della vita, ovvero il rispetto per gli altri, uomini e animali ed il rispetto per l'ambiente e per questo pianeta che ci ospita, e verso il quale non è riconoscente.

Una favola, per adulti e bambini, dove i protagonisti sono la fedeltà, l'amicizia e il rispetto per le diversità.

Per poter capire un cane, occorre immedesimarsi in lui, vedere le cose dal suo punto di vista:
... mi guarda negli occhi, sa che non lo abbandonerò e che nella mia testa di cane c'è un'idea che posso spiegare solo con i miei gesti e movimenti canini, perché al principio dei tempi il Ngunemapu (essere superiore che comanda su tutto ciò che è vivo al mondo) ha disposto che gli animali e gli uomini non si capissero con le parole ma attraverso i sentimenti espressi dal modo di guardare.”  Luis Sepùlveda.



GC

lunedì 2 novembre 2015

Prima gara DDGP Roma - gara nazionale di Disc Dog


Il 7 novembre 2015 si terrà la prima gara nazionale di Disc Dog di Roma, a Genzano di Roma (RM) in via dell’aspro 20, presso il centro cinofilo Il cane a Norma” di Giorgio Guglielminotti Garmot e Paola Catalano, organizzata da “Il cane a Norma” insieme all' “ASD Scodinzolandia Roma” di Barbara Santagati e  “ASD EducamiCane” di Adriano Pace.
Di cosa si tratta?


Il Disc Dog ha origine negli anni ’70 negli Stati Uniti e si è diffuso negli ultimi anni in tutta Europa e da un po’ di anni ha preso piede anche in Italia.


Il Disc Dog è una disciplina sportiva molto divertente sia per il cane che per il suo umano; si pratica all’aria aperta con un frisbee.
Tutti i cani adulti (almeno 15 mesi), di qualsiasi razza e in buona forma fisica possono praticare questo sport. 

L’importante è non improvvisarsi mai addestratori con il proprio cane; questo regola è da applicare non solo per questo sport ma per tutte le varie attività cinofile in genere. E’ sempre bene farsi seguire da educatori ed addestratori professionisti.

Per introdurre il cane al Disc Dog, si comincia, dopo aver fatto un po’ di educazione di base, a giocare al riporto con palline e dischi, facendo piccoli lanci e giocando al tiramolla. Man mano che il cane prende dimestichezza nell'afferrare il disco, si inizia ad insegnare al cane la presa del disco al volo
Ovviamente l’umano deve avere molta dimestichezza nel lancio del disco. 

Si cominciano a costruire le così dette figure coreografate, che poi diverranno sempre più complesse e spettacolari, come salti, giravolte e tanto altro, usando anche il corpo del conduttore come trampolino per saltare ad altezze maggiori e creare coreografie ancora più spettacolari.
La gara è composta da routine di freestyle e prese a distanza.


Lo scopo del Disc Dog, e degli sport cinofili in genere, è quello di favorire la relazione tra il cane e il proprio conduttore, portando ad una intesa perfetta tra i due.

Bene, se siete incuriositi, venite alla prima gara nazionale a Roma, presso il centro cinofilo “Il Cane a Norma”.
Per info e per iscrizioni alla gara potete rivolgervi a Barbara Santagati (tutti i riferimenti sulla locandina dell’evento).


GC

mercoledì 30 settembre 2015

Cosa significa educare un cane?

Da diversi anni si sente sempre più spesso parlare della figura dell’educatore cinofilo.
Non è però chiaro a tutti quale sia la sua funzione e soprattutto perché una persona che abbia un cane dovrebbe rivolgersi a questo losco figuro.

Per capire bene l’attività dell’Educatore Cinofilo occorre comprendere il significato del termine educare: viene dal latino ex-ducere e significa tirare fuori, far venire fuori, far uscire quello che il soggetto è, la sua personalità ed il suo modo di essere.


Ma il compito dell’educatore cinofilo è quello di educare anche il proprietario, l’umano, l’adopter e la sua famiglia). Insegnare ad instaurare una corretta relazione con il proprio cane. E quando questa relazione c'è, il binomio diventa perfetto, pronto a condividere tanti momenti della vita insieme.

Un processo educativo inizia da subito, fin dalla nascita del cucciolo con la mamma e poi deve continuare insieme al suo umano. In questo modo il cane sarà perfettamente equilibrato, pienamente integrato nell'ambiente in cui vive. Saprà gestire i rapporti con altri umani (relazione inter-specifica) al di fuori della sua famiglia e saprà comportarsi sempre nel modo corretto con i suoi simili (relazione intra-specifica).
Riuscirà a sentirsi sempre adeguato alle varie situazioni, evitando situazioni che possono portarlo a sviluppare problemi comportamentali, stress, aggressività, depressione e tanto altro.

Non è mai troppo presto per educare un cane e non è mai troppo tardi.

Occorre però distinguere l'educazione dall'addestramento che letteralmente significa "rendere destro", ovvero acquisire particolari abilità nei vari ambiti che possono essere quelli sportivi (Agility dog, Disc dog, Sheep dog, Rally O ecc.) oppure in ambiti di utilità (ricerca in superficie, pastorizia, guida per ciechi, salvataggio in acqua, pet therapy e tanto altro ancora).

Il percorso educativo si fa insieme e serve a creare la giusta sintonia, la giusta empatia, il tutto attraverso esercizi e attività che devono essere sempre piacevoli per il cane, e perché no, anche per il proprietario.
E’ precluso ogni tipo di strumento o atteggiamento coercitivo che possa recare al cane un danno fisico o psicologico.




Conoscendosi, si migliora la relazione, la quotidianità e la qualità del tempo passato insieme, e scusate se è poco.

GC