martedì 27 settembre 2016

Progetto "CAPIAMOCI" - Il linguaggio del cane spiegato a bambini e ragazzi

L’uomo, nei millenni, ha sviluppato un sistema comunicativo complesso, strutturato attraverso un linguaggio essenzialmente verbale, fatto di suoni e di parole, perdendo o riducendo però la capacità di interpretare altri tipi di linguaggi, più comuni a tutti gli altri animali, come il linguaggio del corpo. E’ un linguaggio che non ha bisogno di parole, ma che ha la stessa capacità di evidenziare stati emozionali.

Abbiamo quindi perso la capacità di osservare tutti quei segnali che gli animali cercano di inviarci.

Con i nostri cani, la perdita di sensibilità a questo tipo di linguaggio e l’eccessivo antropocentrismo, ci portano a non saper comunicare più correttamente con loro, dando origine a incomprensioni che spesso imputiamo ai nostri amici a quattro zampe. Incomprensioni che quasi inevitabilmente sfociano in conflitti o incidenti più o meno gravi, in cui spesso sono i bambini ad esserne tristemente protagonisti.

E’ quindi importante saper interpretare questo linguaggio corporale, fatto di posture e di rituali, ed è importante che gli uomini e soprattutto i bambini imparino a riappropriarsi della capacità di interpretare e usare questo tipo di linguaggio.

Questo è il motivo che mi ha spinto a proporre questo progetto, che ho chiamato “CAPIAMOCI”, perché serve per farci vedere il cane da un punto di vista diverso, il suo, attraverso il suo linguaggio.

Obiettivo del corso è anche quello di insegnare ai bambini e ai ragazzi il modo corretto di approcciarsi al cane, sia che faccia parte della famiglia, o che sia sconosciuto, in modo che la convivenza sia sempre serena per tutti.

E’ un corso diverso, fatto non solo di teoria, ma anche di giochi e letture di storie che hanno come protagonisti i cani.
Grazie alla disponibilità della libreria per bambini e ragazzi “IL SOFFIASOGNIvenerdì 30 settembre 2016 alle ore 17, potrò fare una presentazione dettagliata del programma del corso “CAPIAMOCI” per i genitori, gratuita con prenotazione.
Il corso, composto da 4 incontri, si svolgerà sempre presso la libreria tutti i venerdì di ottobre alle ore 17.

Per info e costi:
Libreria per bambini e ragazzi “IL SOFFIASOGNI”
via Andrea Costa 14, Albano Laziale
06.45.55.73.03



Gianni Casciano





mercoledì 13 luglio 2016

Ennesimo caso di un cane lasciato sul balcone assolato

Notizia di qualche giorno fa (10 luglio 2016) su vari giornali online di un cucciolo di cane di circa 3 mesi lasciato per molte ore su un balcone, al sole, senza una zona d’ombra e senza acqua. 
Alcuni vicini si sono trovati costretti, sentendo il cane lamentarsi per ore,  a chiamare i vigili del fuoco che prontamente sono intervenuti, salendo con una scala e portando via il cucciolo, che poi è stato affidato alle cure di un veterinario.

A questo punto ci sono da fare molte riflessioni, visto che di notizie di questo tipo, se ne leggono purtroppo molte.
La prima osservazione è che se si decide di prendere un cucciolo in famiglia, bisogna essere coscienti che si sta prendendo con se un essere vivente, con un’anima, una personalità e con tanti bisogni che devono essere appagati. Quindi occorre rendersi conto che dobbiamo dedicargli costantemente e quotidianamente del tempo, possibilmente di qualità, per accudirlo, farlo uscire e fargli fare attività motoria, indispensabile per tutti i cani di tutte le razze, età e dimensioni.

Il cane è un animale sociale e non è assolutamente vero che basta che si abbia un grande giardino o un bel balcone o terrazzo per farlo stare bene: il cane sta bene solo quando condivide con noi la sua quotidianità. Questo non significa che non possa stare solo per alcune ore al giorno, ma per quelle ore dobbiamo fare in modo che stia in un ambiente adeguato, fresco e con tanta acqua a disposizione; magari lasciando la finestra un poco aperta in modo che il cane possa rientrare in casa a suo piacimento.
Stesso discorso se si ha un giardino.
Se le ore che passiamo fuori casa sono molte, troppe (superiori a 8), e non abbiamo la possibilità di dedicare quotidianamente tempo e cure al cane, allora non prendiamolo: nessuna legge prevede che sia obbligatorio avere un cane.

Detto questo passiamo alla seconda riflessione: lasciare un cane per molte ore al sole, senza ne cibo ne acqua, è maltrattamento,  ed è reato penale con tutte le conseguenze del caso (Art. 727 del Codice Penale).

Se notiamo un cane su un balcone, dobbiamo poter valutare bene la situazione prima di intervenire:
  1. se il cane è sofferente, esposto al sole, senza acqua, allora occorre chiamare le forze dell’ordine, vigili urbani o carabinieri e i vigili del fuoco per poterlo mettere in sicurezza.
  2. Se il cane non è sofferente ma è da più giorni segregato sul balcone, senza aver visto interventi da parte dei proprietari, per prima cosa provare a contattarli spiegando loro che stanno commettendo un reato penale; Se non si riesce a contattarli o, come spesso succede, reagiscono in maniera poco civile, allora agire come per il punto 1.
  3. Se il cane è sul balcone ma con zona d’ombra e acqua a disposizione, non occorre intervenire, purché il tempo di isolamento del cane non superi mai le 6-8 ore.
Prima di prendere un cane in famiglia consultarsi con un educatore cinofilo o con il personale qualificato presente nei rifugi e nei canili, e se ci si rende conto che il tempo a nostra disposizione non è sufficiente, allora non adottiamolo, ci sarà una famiglia più adatta per lui.

Fonti: